giovedì 2 marzo 2017

Conferenza Aral del Professor Alberto Oliverio



Il prossimo 31 Marzo 2017 a Lissone si svolgerà una serata speciale con un ospite davvero illustre di fama internazionale il Professore Alberto Oliverio che ci intratterrà su una delle attività più importanti e complesse del cervello umano: la Memoria tra affascinanti scoperte su come funziona e con  i suoi misteri ancora irrisolti dalle neuroscienze. Desidero ringraziare il Comune di Lissone per il suo patrocinio e contributo e l'Associazione Nazionale marinai d'Italia e ANCR per l'entusiastica adesione all'iniziativa. Di seguito una breve biografia del Professor Oliverio.


La memoria con la sua preziosa trama di ricordi, celebrata nei millenni da giganti della letteratura da Marcel Proust a James Joice, alla Yourcenaur con il romanzo Memorie di Adriano), filosofi, artisti ("La persistenza della memoria" di Salvador Dalì del 1931) e poeti (come non citare Montale e Holderlin, rispettivamente con le liriche "Non recidere forbice quel volto... e die Andeken, il Ricordo), è una delle straordinarie proprietà “della scatola meravigliosa”, il cervello la struttura più complessa dell’universo, ed oggi negli ultimi 2-3 decenni, grazie agli avanzamenti e sviluppi delle neuroscienze sta diventando un oggetto sempre meno misterioso e molti aspetti alla base del suo funzionamento ed anche del funzionamento della memoria sono stati chiariti.
Quando arriva la conoscenza arriva anche la memoria” (Gustav Meyrink)
Sapere è ricordare” (Cicerone)
Sono i ricordi a renderci quello che siamo” Joshua Foer (L’arte di ricordare tutto)
La memoria è uno degli aspetti più salienti della nostra identità: Noi siamo ciò che ricordiamo; sono infatti i ricordi, di un individuo o di un gruppo sociale, ad indicarci le nostre origini, le trasformazioni che si verificano nel tempo, le differenze rispetto al passato. Lo studio della memoria, nell'epoca della realtà virtuale e dei mass media, ci permette di comprendere il rapporto tra passato e futuro, il ruolo dei ricordi nella costruzione dell'identità individuale e collettiva. La sua importanza diventa particolarmente evidente anche nella patologia umana (es. Alzheimer).
Se è importante ricordare lo è anche dimenticare: ma da cosa dipendono il ricordo e l'oblio, cosa e perché ricordiamo del nostro passato? Negli ultimi anni la ricerca ha evidenziato il ruolo di varie molecole nei processi mnemonici tra cui la RAC protein che serve a rimuovere i ricordi a breve termine
L’oblio è solo una forma della memoria, il suo luogo sotterraneo “su vago sòtano” (Jorge Louis Borges).
La mia memoria trae fuori i ricordi da un cappello, senza che io sappia perché questo e non quello; o memoria perchè mi inganni, perché come se fossi vento mi butti questa polvere negli occhi…  ! (Memorie di Giulia di F. Battiato, da L'imboscata, 1996).

La memoria può cambiare la forma di una stanza, il colore di una macchina.
I ricordi possono essere distorti; sono una nostra interpretazione, non sono la realtà; (dal film Memento);

Le neuroscienze, come afferma lo stesso Oliverio, hanno fatto cadere il “dogma” della durevolezza dei ricordi evidenziando invece come ci sia un continuo rimaneggiamento e ristrutturazione dei ricordi che rimanda a una caratteristica di base della memoria la sua instabilità, la sua mutevolezza, la sua inaffidabilità. La memoria è tutt’altro che stabile e va incontro al riconsolidamento cioè una ristrutturazione che dipende da esperienze diverse rispetto a quelle fondatrici; ciò vuol dire che tutti noi ci raccontiamo storie sul nostro passato e man mano ristrutturiamo il significato dei singoli ricordi, cosicchè la realtà delle memorie diventa progressivamente meno importante rispetto alla sua ricostruzione “di parte”, che implica distorsioni, abbellimenti, omissioni, trasformazioni. (Il cervello, Bollati Boringhieri, 2012).


Alberto Oliverio è uno dei più noti e influenti neuroscienziati italiani. Lavora nel campo delle basi biologiche del comportamento, è emerito di psicobiologia all'Università La Sapienza di Roma. Ha lavorato in numerosi istituti di ricerca internazionali tra cui il Karolinska di Stoccolma, Il Brain Research Institute dell'UCLA a Los Angeles, il Jackson Laboratory nel Maine, il Center for Neurobiology of Learning and Memory dell'Università di California a Irvine. Dal 1976 al 2002 ha diretto l'Istituto di Psicobiologia e Psicofarmacologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal 2007 al 2009 il Centro di Neurobiologia "Daniel Bovet" della Sapienza, Università di Roma.
Fa parte del comitato editoriale di numerose riviste scientifiche; ha organizzato e partecipato a numerosi congressi nel campo delle neuroscienze e della biologia del comportamento e, più in generale, dei rapporti tra scienza e società. E’ stato socio fondatore della Società Italiana di Etologia e della Società Italiana di Neuroscienze. Oltre ad organizzare e prendere parte a congressi e meeting nel campo specifico della biologia del comportamento e delle neuroscienze ha preso parte a numerose conferenze centrate sul tema dei rapporti tra neuroscienze, biologia e società tra cui quelle organizzate dall'Aspen Institute, dall'Accademia Nazionale dei Lincei, dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, dalla Comunità Economica Europea, dall'European Neuroscience Association.

E' autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche e di volumi nel campo della genetica del comportamento, del ruolo comportamentale degli oppioidi, dello stress  e della memoria tra cui Genetics, Environment and Intelligence (Elsevier 1977), The Behavior of Human Infants (Plenum Press 1981) e The Psychobiology of Stress (Kluver, 1990).  E' inoltre autore di alcuni volumi rivolti all'insegnamento universitario (Psicologia, Zanichelli, 1977, 1990, 1994, 2000, Biologia e Comportamento, Zanichelli, 1983) e di alcuni saggi e testi divulgativi tra cui Storia naturale della mente, Boringhieri, 1983, Nei labirinti della mente, Laterza 1989, Ricordi individuali, memorie collettive, Einaudi 1994, Biologia e Filosofia della mente, Laterza, 1995, 1999, L’arte di pensare, Rizzoli 1997, L’arte di ricordare, Rizzoli, 1998, Esplorare la mente, Raffaello Cortina 1999, La mente, Rizzoli, 2001, Le età della mente (con Anna Oliverio Ferraris, Rizzoli 2004); Come nasce un’idea, Rizzoli, Milano, 2006. Mondo libri 2007, Milano, Istruzioni per restare intelligenti 2006. Geografia della mente. Territori cerebrali e comportamenti umani. Raffaello Cortina, Milano, 2008, La vita nascosta del cervello, Giunti, Firenze 2009. Cervello, Bollati Boringhieri, Torino 2011. Collabora con il Corriere della Sera e il Messaggero, scrive su Mente e Cervello.

Alla serata sarà presente la Libreria  di Lissone " Il libro è " che si trova in via Loreto 35/A, con la possibilità di acquistare il libro "ARTE DI RICORDARE. LA MEMORIA E I SUOI SEGRETI"  edito da Rizzoli autore OLIVERIO ALBERTO  edito nel 2003.






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